mercoledì 13 settembre 2017

Recensione In Your House 11 (20 ottobre 1996)

Recensione In Your House 11: Buried Alive
20 ottobre 1996 da Indianapolis (Indiana)
Durata show: 1:50:32

C’è una breve intervista a Steve Austin prima del match iniziale, dove parla della sua rivalità con Savio Vega, che invece è infortunato e quindi cambia il suo avversario.

Hunter Hearst Helmsley vs. Steve Austin
Voto: 7.5/10. Stone Cold entra sulla sua musica tipica, mi pare che sia il primo pay per view dove viene usata. Match atipico fra heel, che serve anche anche a preparare il ritorno sul ring di Mr. Perfect per la sera seguente (anche se in realtà quel match contro HHH non avverrà). Perfect interviene e causa problemi sia a Stone Cold che a HHH, portando poi con sé la valletta di Helmsley.  La lotta prosegue ed è Steve Austin a vincere per schienamento con un Stunner dopo 15 minuti e 30 secondi. Una buona contesa fra future stelle di primo piano della federazione.

Intervista agli Smoking Gunns, che sembrano divisi perché Billy Gunn è ancora ossessionato da Sunny mentre Bart se l’è lasciata alle spalle da quando ha lasciato il team.

WWF World Tag Team Title: Owen Hart & The British Bulldog (w/Clarence Mason) (c) vs. The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn)
Voto: 7-/10. La divisione di coppia è tornata ad offrire match piacevoli negli ultimi mesi. Il match è equilibrato e visti i contrasti fra i due fratelli pare proprio l’ultima sfida di valore per gli Smoking Gunns. Billy Gunn colpisce per errore il fratello quando British Bulldog glielo spinge contro, così Owen Hart se ne approfitta per ottenere lo schienamento in 9 minuti e 17 secondi.

Jim Ross promette la presenza di Bret Hart a Raw la sera seguente e si vanta che è tutto merito suo, poi attacca Vince McMahon a parole prima di abbandonare l’arena. Il segmento non pare ben riuscito a non suscita l’interesse atteso.

Dopo un breve video di riassunto della rivalità fra Ahmed Johnson e Faarooq, Mr. Perfect si unisce al tavolo di commento al posto di Jim Ross.

WWF Intercontinental Title: Marc Mero (w/Sable) (c) vs. Goldust (w/Marlena)
Voto: 7/10. Non è un periodo positivo per Goldust, il cui personaggio sembra diventato meno aggressivo e controverso, infatti la rivalità fra lui e Marc Mero non è più intensa come in precedenza. Mero è incredibilmente atletico e fa una grande performance, mentre Goldust rallenta la sfida. Durante il match HHH e Mr. Perfect hanno un confronto fuori dal ring ed è Goldust a pagarne le conseguenze. Mero se ne approfitta e lo schiena dopo 11 minuti e 38 secondi.

Sycho Sid vs. Vader (w/Jim Cornette) [WWF World Heavyweight Title #1 Contendership Match]
Voto: 6/10. È una sfida con Wrestling lottato al minimo e tanto carisma, Shawn Michaels è al tavolo di commento, mentre Jim Cornette interviene di continuo. Nel finale è Sycho Sid a vincere per schienamento dopo 8 minuti, diventando così il primo contendente al titolo.

Shawn Michaels e Sid si scambiano qualche parola sul ring, poi si stringono la mano, saranno avversari a Survivor Series. Jim Ross intervista Sid, che come spesso accade si blocca e non si capisce nulla di ciò che dice. “Ma c’era un problema con il microfono?” “No, non c’era alcun problema”. Allora lo sanno anche loro che Sid e il microfono non hanno un buon rapporto!

Mankind (w/Paul Bearer) vs. The Undertaker [Buried Alive Match]
Voto: 8+/10. Un gran bel match fra due lottatori simbolici della federazione, penso inoltre che Undertaker sia cambiato come personaggio grazie a Mankind e a Goldust, con rivalità più mature e diverse dagli schemi precedenti. Il match è combattuto in parte nella fossa esterna e in parte sul ring, con continui su e giù per la rampa. Un ottimo ritmo e una fase finale epica dove Undertaker si prende la sua rivincita e seppellisce Mankind per vincere il match dopo 18 minuti e 25 secondi.

Quando il Phenom sta per completare il lavoro, un uomo mascherato (The Executioner) lo attacca alle spalle e si allea con Mankind per seppellirlo, mentre arrivano anche altri membri del roster fra cui Goldust. Undertaker viene seppellito sotto al terreno in chiusura dell’evento, ma spunta il suo braccio in chiusura.


Voto finale: 7/10, un evento senza alcuna sfida pessima, è vero che Mankind contro Undertaker è l’unica sfida veramente meritevole, ma c’è anche stato un buonissimo Steve Austin contro Triple H e pure il resto dei match scorre bene, con alcune sorprese come un Marc Mero scatenato e ai migliori livelli, e il sempre perfetto team di Owen Hart e British Bulldog. Il finale dell’evento tiene fede al nome: Buried Alive, con Undertaker seppellito vivo dai suoi nemici.

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