Recensione In Your
House 11: Buried Alive
20 ottobre 1996 da Indianapolis
(Indiana)
Durata show: 1:50:32
C’è una breve intervista a Steve Austin prima del match
iniziale, dove parla della sua rivalità con Savio Vega, che invece è
infortunato e quindi cambia il suo avversario.
Hunter Hearst Helmsley vs. Steve Austin
Voto: 7.5/10. Stone Cold entra sulla sua musica tipica, mi
pare che sia il primo pay per view dove viene usata. Match atipico fra heel,
che serve anche anche a preparare il ritorno sul ring di Mr. Perfect per la
sera seguente (anche se in realtà quel match contro HHH non avverrà). Perfect
interviene e causa problemi sia a Stone Cold che a HHH, portando poi con sé la
valletta di Helmsley. La lotta prosegue
ed è Steve Austin a vincere per schienamento con un Stunner dopo 15 minuti e 30
secondi. Una buona contesa fra future stelle di primo piano della federazione.
Intervista agli Smoking Gunns, che sembrano divisi perché
Billy Gunn è ancora ossessionato da Sunny mentre Bart se l’è lasciata alle
spalle da quando ha lasciato il team.
WWF World Tag Team Title: Owen Hart & The British Bulldog
(w/Clarence Mason) (c) vs. The Smoking Gunns (Bart Gunn & Billy Gunn)
Voto: 7-/10. La divisione di coppia è tornata ad offrire
match piacevoli negli ultimi mesi. Il match è equilibrato e visti i contrasti
fra i due fratelli pare proprio l’ultima sfida di valore per gli Smoking Gunns.
Billy Gunn colpisce per errore il fratello quando British Bulldog glielo spinge
contro, così Owen Hart se ne approfitta per ottenere lo schienamento in 9
minuti e 17 secondi.
Jim Ross promette la presenza di Bret Hart a Raw la sera
seguente e si vanta che è tutto merito suo, poi attacca Vince McMahon a parole
prima di abbandonare l’arena. Il segmento non pare ben riuscito a non suscita
l’interesse atteso.
Dopo un breve video di riassunto della rivalità fra Ahmed
Johnson e Faarooq, Mr. Perfect si unisce al tavolo di commento al posto di Jim
Ross.
WWF Intercontinental
Title: Marc Mero (w/Sable) (c) vs. Goldust (w/Marlena)
Voto: 7/10. Non è un periodo positivo per Goldust, il cui
personaggio sembra diventato meno aggressivo e controverso, infatti la rivalità
fra lui e Marc Mero non è più intensa come in precedenza. Mero è
incredibilmente atletico e fa una grande performance, mentre Goldust rallenta
la sfida. Durante il match HHH e Mr. Perfect hanno un confronto fuori dal ring
ed è Goldust a pagarne le conseguenze. Mero se ne approfitta e lo schiena dopo
11 minuti e 38 secondi.
Sycho Sid vs. Vader (w/Jim Cornette) [WWF World Heavyweight Title #1
Contendership Match]
Voto: 6/10. È una sfida con Wrestling lottato al minimo e
tanto carisma, Shawn Michaels è al tavolo di commento, mentre Jim Cornette
interviene di continuo. Nel finale è Sycho Sid a vincere per schienamento dopo
8 minuti, diventando così il primo contendente al titolo.
Shawn Michaels e Sid si scambiano qualche parola sul ring,
poi si stringono la mano, saranno avversari a Survivor Series. Jim Ross
intervista Sid, che come spesso accade si blocca e non si capisce nulla di ciò
che dice. “Ma c’era un problema con il microfono?” “No, non c’era alcun
problema”. Allora lo sanno anche loro che Sid e il microfono non hanno un buon
rapporto!
Mankind (w/Paul Bearer) vs. The Undertaker [Buried Alive Match]
Voto: 8+/10. Un gran bel match fra due lottatori simbolici
della federazione, penso inoltre che Undertaker sia cambiato come personaggio
grazie a Mankind e a Goldust, con rivalità più mature e diverse dagli schemi
precedenti. Il match è combattuto in parte nella fossa esterna e in parte sul
ring, con continui su e giù per la rampa. Un ottimo ritmo e una fase finale
epica dove Undertaker si prende la sua rivincita e seppellisce Mankind per
vincere il match dopo 18 minuti e 25 secondi.
Quando il Phenom sta per completare il lavoro, un uomo
mascherato (The Executioner) lo attacca alle spalle e si allea con Mankind per
seppellirlo, mentre arrivano anche altri membri del roster fra cui Goldust.
Undertaker viene seppellito sotto al terreno in chiusura dell’evento, ma spunta
il suo braccio in chiusura.
Voto finale: 7/10, un evento senza
alcuna sfida pessima, è vero che Mankind contro Undertaker è l’unica sfida
veramente meritevole, ma c’è anche stato un buonissimo Steve Austin contro
Triple H e pure il resto dei match scorre bene, con alcune sorprese come un
Marc Mero scatenato e ai migliori livelli, e il sempre perfetto team di Owen
Hart e British Bulldog. Il finale dell’evento tiene fede al nome: Buried Alive,
con Undertaker seppellito vivo dai suoi nemici.
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