venerdì 29 settembre 2017

Recensione Nitro episodio 60 (04 novembre 1996)

Recensione WCW Nitro 60
04 novembre 1996 da Grand Rapids (Michigan)
Durata show: 1:40:03
Rating: 3.4 (vs Raw #183: 2.3)

La puntata si apre con Sting che osserva l’arena dall’alto. Durante l’episodio compaiono membri del nWo in mezzo al pubblico, non mi metterò a segnalare tutte le loro apparizioni.

Brad Armstrong vs. Marcus Alexander Bagwell (w/Scotty Riggs)
Voto: 5.5/10. Il match non mi è parso interessante, anche se è valido sul piano tecnico. Bagwell sconfigge l’avversario per schienamento in 7 minuti e 27 secondi.

Diamond Dallas Page vs. Ice-Train (w/Teddy Long)
Voto: 6+/10. DDP fa gran parte del match dominando, anche se purtroppo l’attenzione si sposta sull’arbitro Nick Patrick. Intervengono gli Outsiders ad attaccare Ice-Train con le cinture di coppia mentre l’arbitro è distratto, perciò Page lo schiena dopo 6 minuti e 34 secondi. Teddy Long protesta come succede tutte le settimane. È difficile comprendere le ragioni dell’intervento degli Outsiders.

WCW World Cruiserweight Title: Dean Malenko (c) vs. Scotty Riggs (w/Marcus Alexander Bagwell)
Voto: 5/10. Mentre Bagwell continua ad ottenere successo, Riggs invece viene trattato come un lottatore di secondo piano, tiene testa a Malenko ma viene schienato in 3 minuti e 24 secondi. C’è da notare che Bagwell appare un po’ sospettoso nell’atteggiamento, influendo nella sconfitta del compagno di squadra.

Chris Benoit (w/Woman) vs. Hector Guerrero
Voto: 7+/10. Con Hector, il fratello di Eddie, i Guerrero salgono a quota tre in WCW, e mi ha sorpreso vedere un lottatore così abile ad atletico, che forse avrebbe meritato maggiore spazio anche sul territorio americano. Il passaggio alla seconda ora di show avviene durante la sfida. Benoit schiena Guerrero grazie all’intervento della manager. Questo sì che era un match piacevole da seguire!

Jeff Jarrett è insieme agli Horsemen anche se non è ancora un membro ufficiale del team. Double J spiega che c’è una guerra fra WCW e nWo, quindi lui è parte di questa guerra. Poi critica Sting per il cambio di look e crede che lui abbia voltato le spalle ai fan. Devo ammettere che Sting con quell’aspetto sembra più un membro dei Kiss che ‘il corvo’.

WCW World Women's Title Tournament First Round Match
Madusa vs. Reina Jubuki
Voto: 4.5/10. Finalmente si ritorna a fare Wrestling femminile, ormai sparito dalla WCW da diverso tempo (e che è del tutto bloccato in WWF dopo aver perso tutte le sue lottatrici). L’idea di assegnare una cintura femminile non è malvagia, purtroppo però sarà un titolo così secondario che non durerà nemmeno sei mesi. Il match purtroppo è anonimo e privo di mordente, Jubuki domina per un po’ ma viene schienata da Madusa in 3 minuti e 14 secondi.

Chris Jericho vs. M. Wallstreet
Voto: 5/10. È difficile apprezzare un match con Wallstreet, perlomeno Jericho si impegna ed è lui a vincere per schienamento in 6 minuti e 47 secondi.

Chris Jericho accusa l’arbitro Nick Patrick di non avere alcun problema al collo e di essere del nWo, ma l’avvocato nega tutto. Teddy Long si approfitta dell’occasione per accusare anche lui l’arbitro.

Booker T (w/Sister Sherri) vs. Lex Luger
Voto: 5+/10. Rematch della settimana precedente, stavolta arriva a una conclusione anche se pare breve. Booker T appare irritato dalla presenza di Col. Parker e litiga con lui, Luger se ne approfitta e lo schiena. Nulla di speciale.

Intervista telefonica a Eric Bischoff, che sta negoziando il contratto di Roddy Piper, ma non pare aver raggiunto un accordo perché lui è impegnato a girare film. Viene di nuovo riproposto il faccia a faccia fra Hogan e Piper che era già stato trasmesso integralmente la puntata precedente.

Come al solito è il nWo a chiudere lo show, con Hollywood Hogan che parla di un’apparizione televisiva non autorizzata che farà a breve, e si rivolge a Roddy Piper, continuando a provocarlo, considerandolo inferiore a lui.

Voto finale: 5/10, un’altra puntata sottotono, Nitro continua a tenersi al di sotto del livello che potrebbe raggiungere con un po’ di cura in più nella card. Non c’è ragione di seguire gran parte dei match qui presenti, e anche la gestione dei segmenti non pare delle migliori. C’è qualcosa di buono come sempre, è difficile fallire del tutto con un roster così ben distribuito, capace di accontentare i gusti di ogni tipo di spettatore. Continuare a inquadrare Sting e i membri del nWo non regala maggiore azione all’episodio, ma ci pensa Hollywood Hogan nel breve tempo a disposizione a scatenare il pubblico e dividerlo nel tifo. La storia del nWo funziona alla perfezione, l’episodio invece non ha la stessa efficacia.


Nitro, voto 5; Raw, voto 7. Una settimana decisamente migliore per Raw.


Nitro 35 – Raw 19

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