venerdì 19 maggio 2017

Recensione TNA Final Resolution 2005 (16 gennaio 2005)

Recensione TNA Final Resolution 2005
16 gennaio 2005 da Orlando (Florida)

Primo evento del 2005, un anno cardine per la trasformazione della TNA nella seconda federazione sul territorio americano.
Jeff Jarrett parla dei tre potenziali sfidanti al titolo, Monty Brown, Diamond Dallas Page e Kevin Nash, li svaluta e si considera il campione NWA, perciò nessuno di loro può inserirsi nel suo mondo.

3 Live Kru (BG James, Konnan & Ron Killings) vs. Christopher Daniels, Kazarian & Michael Shane
Voto: 6+/10. Si parte con un match Trio da Lucha Libre, che regala buoni momenti anche se non rimane memorabile. Daniels ha le fasi migliori della sfida, mentre Konnan sembra in grado gestire la situazione. Nel finale i 3 Live Kru dominano sul ring e vanno a chiudere su Kazarian in 8 minuti e 15 secondi. Si parte con un match più che sufficiente, focalizzato sugli spot più che sul resto.

Dusty Rhodes indice una caccia nel backstage fra Trinity e Tracy per trovare la sua segretaria personale. Seguiranno una serie di brevi segmenti poco divertenti.

Primetime vs. Sonjay Dutt
Voto: 6.5/10. Come match da X-Division non è elettrizzante, c’è qualche buona mossa perché entrambi i lottatori hanno talento, ma la psicologia è ai minimi livelli ed Elix Skipper non sembra nel match ideale per esibire le sue piene capacità. Dopo un equilibrio generale, Primetime chiude per schienamento in 10 minuti e 1 secondi. Sfida debole che dura anche troppo per quello che offre. Dutt rimane comunque una garanzia per vedere qualcosa di innovativo.

DDP e Kevin Nash hanno un dialogo serio in vista della sfida che li vedrà protagonisti. La loro amicizia è messa a rischio dal desiderio di arrivare al successo.

Dustin Rhodes vs. Kid Kash
Voto: 7.5/10. Questo è uno dei migliori match di Rhodes in TNA, funziona bene contro Kid Kash e la combinazione regala ottimi minuti di Wrestling. Il membro della X-Division mette in difficoltà Dustin, ma lui riesce a chiudere per schienamento in 10 minuti e 8 secondi. Molto meglio di ogni aspettativa, c’è stato grande impegno da parte dei lottatori.

Erik Watts vs. Raven
Voto: 4.5/10. Ormai ho visto diversi match di Watts e continuo a pensare di non averne visto uno sufficiente. Ricordo quando era considerato il futuro della WCW (da suo padre) e poi si è trovato in un ruolo sempre più secondario. Nemmeno questo con Raven si salva nonostante sia lui a gestire la sfida impostandola sul piano della rissa. A parte la lunghezza eccessiva, non c’è un solo momento che mi abbia catturato l’attenzione. Watts vince per schienamento dopo 10 minuti e 21 secondi. Noioso, nonostante la storia presentata prima della sfida sia interessante.

Raven cerca di riappacificarsi con Watts, e poi lo getta giù dalla rampa per prendersi la sua rivincita.

Jeff Hardy vs. Scott Hall (Special Referee: Roddy Piper)
Voto: 5-/10. Come sempre, Roddy Piper riesce a comportarsi in modo da irritare entrambi i lottatori nelle vesti di arbitro. Solo che alla fine fa una scelta precisa e si oppone a Hall, permettendo a Jeff Hardy di vincere per schienamento in soli 5 minuti e 42 secondi. Il carisma di Hall e Piper è buono, ma il resto della sfida non lo è.

Jeff Hardy dopo la vittoria lancia una sfida a Jeff Jarrett per la cintura NWA (che fra l’altro potrebbe perdere stasera). Nemmeno finisce di parlare che Abyss lo assale con la Black Hole Slam.

NWA World Heavyweight Title #1 Contendership Match: Diamond Dallas Page vs. Kevin Nash vs. Monty Brown [Three Way Elimination Match]
Voto: 6/10. Il protagonista della sfida è Monty Brown, che si è da poco ribellato a Jeff Jarrett per seguire il suo percorso. DDP e Nash sono grandi amici finché DDP non lo elimina, a quel punto Nash si vendica e lo attacca. Nel finale Brown connette con la Pounce e schiena Page dopo 9 minuti e 41 secondi. Una sfida nella norma, godibile perché non ha mai dei momenti morti. Brown sembrava davvero lanciato per diventare una grande stella della federazione.

NWA World Tag Team Title Match: Team Canada (Bobby Roode & Eric Young) (w/Scott D'Amore) (c) vs. America's Most Wanted (Chris Harris & James Storm)
Voto: 9+/10. Quando un match di coppia dura quasi 20 minuti, sappiamo che deve trattarsi di due team capaci di gestire così tanto tempo sul ring. Sia gli AMW che il Team Canada sono al pieno della loro popolarità, ci sono parecchie mosse di squadra e ottime idee impiegate. Considerati i suoi tanti interventi, Scott D’Amore viene ammanettato a bordo ring. Johnny Devine interviene per aiutare i compagni del Team Canada ma non basta il suo intervento. Si va ancora per le lunghe e Devine colpisce con una sediata Eric Young per errore, così gli AMW vincono per schienamento in 19 minuti e 9 secondi. Uno fra i migliori match di coppia che ho mai visto, grande psicologia e nessun bisogno di manovre incredibili per sorprendere. Wrestling vecchia scuola, che funziona benissimo e regala tante sorprese e un finale soddisfacente.

Dusty Rhodes non riesce a risolvere il problema di Tracy e Trinity che competono fra loro, perciò decide di organizzare un match fra un Team Tracy e un Team Trinity con loro due a organizzare le squadre.

TNA X-Division Title Match: Petey Williams (w/Scott D'Amore) (c) vs. AJ Styles vs. Chris Sabin [Ultimate X Match]
Voto: 10/10. Magari non è ricordato come tanti altri match di AJ Styles, ma questo è un capolavoro, una sfida esaltante dall’inizio alla fine, accompagnata da un commento adrenalinico da parte di Tenay e West. Parecchie combinazioni a tre lottatori, counter epici, manovre rischiose (AJ ha rischiato di rompersi una caviglia durante un volo all’esterno). Sabin e Williams non sono da meno, entrambi capaci di grandi manovre. AJ Styles riesce a recuperare la cintura dopo 20 minuti e 1 secondo. Un match spettacolare, faccio solo l’esempio di AJ che cade per il dolore al braccio e Petey Williams lo attende per connettere con la Canadian Destroyer. 20 minuti di ottime idee che portano la X-Division a diventare l’attrazione principale della federazione.

Kevin Nash incontra Jeff Jarrett e dice di volere un match titolato contro di lui, ma viene tenuto lontano dalla security.

NWA World Heavyweight Title Match: Jeff Jarrett (c) vs. Monty Brown
Voto: 5.5/10. Jeff Jarrett è il fulcro della TNA dall’apertura della federazione, e anche qui è ancora il numero 1, l’uomo da battere, che ottiene le vittorie in qualsiasi modo. Purtroppo questo rende il match qualcosa di già visto, alla fine la battaglia personale conta ben poco ed il senso della sfida è che Jarrett cerca di barare per vincere, Brown cerca di avvantaggiarsi a sua volta e arriva un secondo arbitro, ma troppo lentamente. Dopo aver fallito tante volte Jarrett vince con uno schienamento dopo 16 minuti e 17 secondi. Guardabile e a volte godibile, ma sa di già visto tante volte. Un’altra vittoria per Double J in un regno forse eccessivamente lungo (va avanti da giugno 2004). Monty Brown appare presto stanco e fatica a reggere il ritmo della sfida.


Voto finale: 7.5/10, a parte un main event deludente risulta un evento con alcuni ottimi match, ho dato 5 stelle (voto 10) all’Ultimate X match per via dell’incredibile spettacolo offerto e anche il match per le cinture di coppia è grandioso, due sfide da 20 minuti l’una capaci di regalare grandi momenti al pubblico. Come se non bastasse, Elix Skipper contro Sonjay Dutt e Kid Kash contro Dustin Rhodes sono due buoni match, coinvolgenti. Il resto (che copre un’ora piena) non è granché, segmenti mediocri che dovrebbero far ridere ma non strappano nemmeno un sorriso, match veramente mal riusciti. Poteva essere un evento capace di fare la differenza e diventare ‘incredibile’, ma qualcosa lo trattiene. Emerge una netta superiorità della divisione tag team e di quella X-Division sul resto, tutta la zona ‘main event’ invece soffre di problemi. Kevin Nash, Scott Hall, DDP, Jeff Jarrett non sembrano in grado di garantire uno spettacolo coinvolgente, mentre Monty Brown e Jeff Hardy sono un po’ bloccati da questa situazione.

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