venerdì 12 maggio 2017

Recensione Great American Bash (16 giugno 1996)

Recensione WCW Great American Bash ‘96
16 giugno 1996 da Baltimore (Maryland)
Durata show: 2:47:09

Gli Outsiders hanno ormai fatto la loro comparsa e ci stiamo avvicinando a un momento storico in pay per view… ma questa è ancora la tappa precedente!
Si parte con l’inno nazionale americano, poi al tavolo di commento ci sono Tony Schiavone e Dusty Rhodes.

Fire And Ice (Ice-Train & Scott Norton) vs. The Steiner Brothers (Rick Steiner & Scott Steiner)
Un buon match iniziale di coppia, non penso che si potesse fare di più con i Fire and Ice, c’è da dire che Norton è un ottimo wrestler tecnico e le fasi con lui e Scott Steiner sul ring sono ben fatte. La fase finale è avvincente e combattuta. Scott Steiner riesce a chiudere per schienamento su Norton in 10 minuti e 29 secondi. 7/10, non si poteva partire in modo migliore, più avanti nell’evento sarebbe stato un riempitivo, così invece ha funzionato, dando finalmente a Norton la possibilità di confrontarsi con dei validi avversari.

The Taskmaster (truccato da Dungeon of Doom) spiega che vuole occuparsi di Chris Benoit ma i suoi obiettivi sono Ric Flair e Arn Anderson. Forse li vuole ancora come alleati ma non si fida più di loro.

WCW United States Heavyweight Title Match: Konnan (c) vs. El Gato
El Gato è Pat Tanaka, che è facilmente riconoscibile dietro a una maschera che pare la parodia di Tiger Mask. E questo ‘sarebbe’ lo scontro per la cintura americana in un regno decisamente sottotono (così come è sparita la cintura televisiva visto che Lex Luger è sempre impegnato altrove). Non è un buon match nonostante le ottime mosse, c’è da dire che Konnan esegue manovre di lottatori molto più leggeri di lui, però in modo robotico e al rallentatore. Vince proprio lui per schienamento in 6 minuti e 3 secondi. 5.5/10, sembrava durare molto di più a causa della lentezza, non proprio la migliore combinazione, ho preferito di gran lunga El Gato/Tanaka al campione.

Intervista di “Mean” Gene a Sting, gasato all’idea di difendere gli USA contro William Regal (essendo Great American Bash un evento patriottico).

Diamond Dallas Page vs. Marcus Alexander Bagwell [Lord Of The Ring Match]
Bagwell ha passato anni da lottatore tecnico per poi mostrare al mondo che in realtà ha ben poche doti tecniche. Qui era ancora privo di carisma, quindi è DDP in rampa di lancio a gestire la sfida. Ci sono delle parti veramente interessanti che tengono acceso il match, ma il risultato è abbastanza scontato, DDP vince per schienamento e mantiene il Lord of the Ring. 7-/10, mi piace vedere DDP guadagnare terreno mese dopo mese, diventando sempre di più un personaggio di successo.

Intervista a The Giant e Jimmy Hart, nulla di particolare.

WCW World Cruiserweight Title Match: Dean Malenko (c) vs. Rey Misterio Jr.
Ecco un debutto spettacolare per Rey Mysterio, già conosciuto in ECW e nel Messico per il suo talento, ma finalmente in WCW per costruire la sua carriera. È un match molto sentito anche da Malenko, che fa di tutto per mostrare il meglio del suo repertorio tecnico mentre Rey sfrutta la sua agilità. Non è ancora il Rey-personaggio che tutti sono abituati a conoscere dalla WWE anni dopo, qui basa tutto sulle sue qualità sul ring. Malenko è in difficoltà e deve usare i piedi sulle corde per vincere per schienamento e mantenere la cintura dopo 17 minuti e 50 secondi. 9-/10, grandissimo match, che permette a Rey di farsi conoscere dai fan della federazione e mostrarsi uno fra i migliori pesi leggeri in circolazione, oltre a un altro grande match di Malenko, finalmente con il giusto tempismo.

Intervista di “Mean” Gene a Lex Luger, che ha già due cinture ma vuole anche il titolo mondiale.

Big Bubba (w/Jimmy Hart) vs. John Tenta
Uno fra i match meno attesi, eppure la costruzione è stata ottima. Big Bubba ha rasato i capelli a Tenta e lui cerca di vendicarsi nella sfida. Scontro fra uomini forti e che hanno molta esperienza nel Wrestling. Vogliono mettere in chiaro che non sono più i personaggi cartooneschi di qualche tempo prima e quindi combattono in una rissa. Tenta vince per schienamento dopo 5 minuti e 24 secondi, lanciandosi dalla terza corda quando Jimmy Hart è distratto. 6/10, per me è stato decisamente okay, anche se non aveva particolare presa sul pubblico.

Tenta cerca di tagliare i capelli a Jimmy Hart, ma Bubba lo ferma ed è lui a subire il taglio di un pezzo della sua barba.

Intervista a McMichael e Greene contro gli Horsemen. Si aggiunge anche Macho Man a dar man forte ai due, visto che saranno contro Ric Flair che è suo nemico. Greene appare carismatico al microfono, buon promo da parte sua.

Chris Benoit vs. Kevin Sullivan (w/Jimmy Hart) [Falls Count Anywhere Match]
Ottima sfida, intensa e con colpi duri, si vede chiaramente che i due lottatori non hanno simpatia reciproca visto quanto si colpiscono senza trattenersi mai. La sfida è combattuta in tutta l’arena, compreso il backstage, perciò si assiste a qualcosa di inusuale che poi sarebbe diventato uno standard un paio di anni dopo. Sicuramente tante buone idee e un’intensità che poche sfide possono vantare. Nel finale, Benoit esegue un Suplex da un tavolo posizionato alla terza corda e vince per schienamento dopo 9 minuti e 58 secondi. 8.5/10, se solo fosse durato qualche minuto in più sarebbe diventato un match memorabile, il migliore match del Taskmaster finora.

Arn Anderson interviene di corsa, spintona Benoit, sembra sul punto di attaccarlo, ma colpisce Sullivan e i due Horsemen lo attaccano insieme.

Gli Horsemen riuniti festeggiano nel backstage la vittoria sul Taskmaster. Poi Flair ad Anderson sono concentrati sulla sfida di coppia.

Lord Steven Regal (w/Jeeves) vs. Sting
Un altro match sorprendente in una serata ricca di sorprese. Un grande vantaggio di Regal è la sua capacità di comunicare con i movimenti corporei, alcuni suoi gesti escono perfettamente e riescono a irritare il pubblico. Si va per le lunghe e stavolta è proprio Regal quello che riesce a guidare il match, con Sting che non ha più la stessa performance di qualche anno prima, ma che è sempre una garanzia per quanto riguarda il suo carisma. Lo Stinger vince per sottomissione in 16 minuti e 30 secondi. 8+/10, grandi cose dalla sfida, ottima psicologia e tanto divertimento.

Arn Anderson & Ric Flair (w/Bobby Heenan, Miss Elizabeth & Woman) vs. Kevin Greene & Steve McMichael (w/Debra McMichael, Randy Savage & Tara Greene)
Macho Man contro Bobby Heenan come manager, le mogli dei due giocatori di footall contro le manager di Wrestling, e ovviamente giocatori contro lottatori. Un buon tema per una rivalità e una costruzione migliore del solito, forse anche perché ormai McMichael è in federazione dall’inizio di Nitro in cui era commentatore. Flair e Anderson hanno il difficile compito di far valere i loro avversari non-wrestler per parecchi minuti, e pure Randy Savage si dà da fare per vendicarsi di Flair che gli aveva portato via il titolo mondiale e le manager. Dopo un match combattuto, Debra torna con una valigia piena di soldi e la offre al marito Steve McMichael, che l’accetta e la usa per colpire a tradimento Kevin Greene, portando gli Horsemen alla vittoria per schienamento in 20 minuti e 51 secondi. 7.5/10, buona psicologia della sfida, si coprono facilmente i punti deboli dei due non-lottatori. Uno fra gli utilizzi migliori di guest star, sicuramente la sfida esce bene e il tradimento finale di McMichael è del tutto inatteso.

Dopo un pestaggio di gruppo ai danni di Macho Man, viene lasciato ipotizzare che McMichael sia il quarto membro degli Horsemen (visto che Brian Pillman non tornerà).

Eric Bischoff invita Scott Hall e Kevin Nash, ancora non nominati con i loro nomi o quelli precedenti. Viene chiesto loro se lavorano per la WWF ed entrambi lo negano. Poi viene organizzata una sfida 3 contro 3 per Bash at the Beach il 7 luglio, non si sa ancora chi è il partner a sorpresa dei due Outsider. Poi Nash esegue una Jacknife Powerbomb su Bischoff, gettandolo su un tavolo sotto la rampa. Un segmento perfetto e carico di intensità che costruisce un’ottima storia.

WCW World Heavyweight Title Match: The Giant (w/Jimmy Hart) (c) vs. Lex Luger
Sicuramente sarebbe stato meglio avere il match precedente come main event, qui il coinvolgimento del pubblico è già minore e l’entusiasmo si è spento, o forse è per via di una sfida che non regala emozioni. Il gigante mostra la sua forza, Luger reagisce, ma non ha la stessa capacità di Sting di scatenare i fan. A proposito, Sting interviene per togliere di mezzo Jimmy Hart, ma The Giant riesce a vincere pulito con una Chokeslam dopo 9 minuti e 21 secondi. 5/10, un match deludente, non terribile ma di certo non adatto a fare da main event.

The Giant urla alla telecamera che nessuno può fermarlo, il suo regno prosegue ancora.


Voto finale: 8.5/10, una rivelazione, non mi sarei aspettato di trovarmi di fronte a un evento così buono, dove solo il main event risulta fallimentare ma ci sono match validi e addirittura ottime sfide. Malenko contro Rey Mysterio è il match della serata, ma anche Sullivan contro Benoit e Sting contro Regal sono di ottimo livello.  Molto bene anche il confronto con Scott Hall e Kevin Nash, l’attacco a Bischoff rappresenta chiaramente un atto che punta ad accendere la storia e ci riesce bene. Si vede l’ascesa di nuove stelle, in particolare DDP, ma anche i fratelli Steiner sembrano ormai lanciati per qualcosa di diverso dal competere come squadra. The Giant continua la sua scia di distruzione e stavolta appare veramente superiore a Lex Luger. Un’ottima edizione di Great American Bash, che ancora una volta risulta un evento cardine anche con l’assenza di Hulk Hogan.

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