giovedì 5 novembre 2020

Recensione King of the Ring 2002 (23 giugno 2002)

 Recensione WWE King of the Ring 2002

23 giugno 2002 da Columbus (Ohio)

Durata show: 2 ore e 41 minuti

 

Il King of the Ring consiste nelle semifinali e nella finale del torneo, iniziato negli episodi di Raw e Smackdown precedenti. Si tratta di un evento importante, che può sancire la forza dominante dei mesi seguenti.

 

King Of The Ring 2002 Semifinale

Chris Jericho vs. Rob Van Dam

Voto: 7+/10. Si parte con una buona sfida in semifinale. Chris Jericho è motivato e intrattiene bene, mentre Rob Van Dam ricorre al suo parco mosse tipico. RVD riesce a vincere per schienamento in 14 minuti e 31 secondi, dimostrandosi un degno partecipante del torneo e un’ottima scelta per il primo finalista. Un match divertente e con buoni momenti, dalla giusta durata.

A fine match, Jericho attacca RVD e lo sottopone alla Walls of Jericho.

 

King Of The Ring 2002 Semifinale

Brock Lesnar (w/Paul Heyman) vs. Test

Voto: 6/10. Sfida a mio parere sufficiente, nulla di speciale ma nemmeno pessima. Lesnar è chiaramente più lanciato del rivale e pare inarrestabile. Paul Heyman interviene nel finale per infastidire Test e Lesnar lo schiena senza pietà dopo 8 minuti e 12 secondi. Il risultato era una certezza.

 

WWE Cruiserweight Title: The Hurricane (c) vs. Jamie Noble (w/Nidia)

Voto: 5/10. Buona prestazione dei due lottatori ma la storia che guida la sfida la rende ridicola parecchie volte, con interventi fastidiosi da parte di Nidia, che distrae in continuazione Hurricane e permette a Jamie Noble di schienarlo in 11 minuti e 58 secondi, conquistando così il titolo dei pesi leggeri.

 

Nel backstage c’è un ottimo promo di Eddie Guerrero dove si paragona a Ric Flair e mostra tutte le sue qualità al microfono.

 

Eddie Guerrero vs. Ric Flair

Voto: 7-/10. Una sfida molto lunga che mostra la grande capacità di resistenza di Ric Flair, oltre all’ottima forma fisica di Eddie Guerrero. La storia vede Flair tornare fra i wrestler tifati dal pubblico nonostante avesse voltato le spalle a Steve Austin un mese prima. Ah, già, Stone Cold non esiste più nelle storie per bel po’ di mesi! Purtroppo gli interventi esterni risultano decisivi. Chris Benoit attacca più volte il Nature Boy, mentre Bubba Ray Dudley interviene soltanto per lasciare il segno e stordisce Guerrero, che viene schienato da Flair dopo 17 minuti. Guerrero ha dominato la sfida ma ne esce sconfitto.

 

WWE World Women's Title: Trish Stratus (c) vs. Molly Holly

Voto: 5/10. Diciamoci la verità, le due lottatrici sono abili, Trish non era ancora la fantastica diva che tutti ricordiamo del periodo seguente, ma stava migliorando di mese in mese. Il problema è che con poco tempo a disposizione e la questione “buona contro cattiva” non si riesce ad avere un match decente. Molly Holly vince in modo quasi scorretto, tenendosi ai pantaloni di Trish e schienandola dopo 5 minuti e 5 secondi. Veramente mediocre.

 

Hulk Hogan vs. Kurt Angle

Voto: 6/10. Si tratta di un brutto match con un ottimo finale. La sfida è simile a molti match della storia di Hogan, con Angle che cerca di barare in ogni modo possibile e lui che resiste a tutto. Tranne negli ultimi due minuti, dove finalmente pure l’Hulkster fatica a resistere alla Angle Lock e alla fine CEDE per sottomissione dopo 12 minuti e 5 secondi. Hogan perde in modo legittimo. 10 minuti di sofferenza e due minuti decenti per chiudere la sfida. Hulk non rimarrà ancora a lungo se deve perdere dei match in modo legittimo!

 

King Of The Ring 2002 Finale

Brock Lesnar (w/Paul Heyman) vs. Rob Van Dam

Voto: 6/10. Sfida molto breve dove viene mostrato il dominio di Brock Lesnar, che pare inarrestabile nella sua marcia per diventare uno fra i lottatori di punta del 2002. Gli bastano 5 minuti e 36 secondi per eseguire la sua F5 e schienare RVD. Non c’è altro da aggiungere, quasi a senso unico! Brock Lesnar è il King of the Ring 2002.

 

WWE Undisputed World Heavyweight Title: The Undertaker (c) vs. Triple H

Voto: 5.5/10. Un main event pesante da seguire, ma non così pessimo come mi aspettavo. Triple H è, inconsapevolmente, il lottatore che più di tutti combatte in zona titolata, anche se i risultati non sono spesso favorevoli per lui. The Rock interviene più volte, prima colpisce HHH per errore con una sedia, poi attacca anche Undertaker. Taker colpisce Triple H a tradimento con un Low Blow e vince per schienamento dopo 23 minuti, confermandosi campione Undisputed. Un finale pessimo, ed è ironico mostrare tutta questa scorrettezza di Undertaker perché a breve sarà di nuovo uno dei preferiti del pubblico.

The Rock interviene a sfida conclusa e continua la sua rivalità con Undertaker, atterrandolo ancora una volta, però Triple H esegue un Pedigree su di lui per vendicarsi dell’errore durante la sfida.

 

Voto finale: 5.5/10, questo evento ha dei seri problemi sul piano creativo. Non si capisce quale sia la direzione principale del 2002. Steve Austin? Fuori dai giochi. Hulk Hogan? Dal titolo Undisputed alla sconfitta per sottomissione con Kurt Angle in pochissimo tempo. Ric Flair? Tradisce Stone Cold ma poi il pubblico parteggia con lui quando affronta Eddie Guerrero. Undertaker? Cattivissimo e scorretto, ma solo fino a questo evento. La cintura Undisputed non pare funzionare e passa spesso di mano, anche se almeno qui rimane salda in possesso di Undertaker, in una sfida dove succede di tutto e la sua vittoria contro Triple H è sleale, oltre a vedere The Rock protagonista. Il King of the Ring parte con una prima semifinale buona, una seconda nella media e una finale breve, ma significativa perché dà a Lesnar un trionfo importante. Meglio lui di diversi King of the Ring di fine anni ’90! Kurt Angle ottiene una fra le vittorie più importanti della sua carriera contro Hulk Hogan, fra l’altro in modo pulito. Eddie Guerrero e Ric Flair rubano la scena in una buona sfida, spesso sottovalutata. Il roster del 2002 è fantastico, fra i migliori di sempre, ma la gestione è delle peggiori e spesso i piani cambiano di mese in mese, senza avere un filo costante. Fra altri due mesi sarà tutto diverso ancora una volta!

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