martedì 3 novembre 2020

Recensione WWE Insurrextion 2002 (04 maggio 2002)

 Recensione WWE Insurrextion 2002

04 maggio 2002 da Londra (UK)

Durata show: 2 ore e 24 minuti

 

In Italia ricordiamo il 5 maggio 2002 per la famosa partita Lazio-Inter che è costata lo scudetto ai neroazzurri, ma non siamo qui per parlare di questo. Occupiamoci del 4 maggio dove a Londra viene tenuto uno dei due pay per view brand only, del roster di Raw (l’altro più avanti è pur sempre ambientato in Regno Unito ed è del roster di Smackdown). Si tratta dell’ultimo ppv con il marchio WWF per la federazione. Dopo di questo sarà il tempo della famosa campagna “Get the F’ out!” La verità su questi eventi è che sono dei giganteschi house show, trasmessi in pay per view soltanto nel Regno Unito ma oggi disponibili sul WWE Network per chi non vuole proprio perdersi nulla, o per chi vuole recensire tutto come me. Non c’è nemmeno traccia del campione Undisputed Hulk Hogan.

 

WWF Intercontinental Title: Eddie Guerrero (c) vs. Rob Van Dam

Voto: 7/10. Rematch della sfida di Backlash, la battaglia delle Frog Splash, a mio parere parte meglio della precedente ed è più divertente da seguire. Il problema è che degenera in un finale che cancella quanto di buono si è visto in precedenza, con Eddie Guerrero che si fa squalificare con una sedia dopo 11 minuti e 24 secondi, rimanendo campione. Nulla di eccezionale ma è un match buono per aprire lo show, finale a parte.

Rob Van Dam nel post-match stordisce Guerrero con la Frog Splash.

 

Jazz & Molly Holly vs. Jacqueline & Trish Stratus

Voto: 5/10. Non voglio sempre essere severo con la divisione femminile del 2002, ma non sono un grande fan di Jazz e Jacqueline, la sfida perlomeno non è brevissima e permette di vedere prese statiche sul ring e ben poco altro. Okay, era meglio se durava due minuti a questo punto! Il team di Jacqueline e Trish vince con un doppio schienamento sulle avversarie in 7 minuti e 43 secondi. Decisamente deludente ma dalla divisione di quel periodo non mi aspetto nulla di più.

 

Bradshaw vs. X-Pac

Voto: 6/10. X-Pac partecipa al suo ultimo ppv anche se rimarrà in WWE ancora per qualche mese. Bradshaw dimostra di essere già abbastanza competitivo in singolo e a mio parere rende la sfida sufficiente. Scott Hall interviene per aiutare X-Pac, che vince per schienamento in modo sporco dopo 8 minuti e 49 secondi. Nulla di eccezionale ma almeno c’è qualcosa di interessante.

 

WWF Hardcore Title: Steven Richards (c) vs. Booker T

Voto: 5/10. L’inutilità del titolo Hardcore nel 2002 è un dato risaputo da chiunque, ma qui davvero arriviamo a livelli estremi. La sfida è un hardcore in “falso stile ECW” come è capitato spesso dal 2001 in poi. Booker T arriva a schienare Steven Richards in 9 minuti e 50 secondi, ma tanto che importa! Arriva Crash Holly e gli strappa la cintura appena conquistata, poi si va avanti nel casino generale e altri interventi con Booker T che esce con la cintura in suo possesso. Pensavo… invece è ancora Steven Richards ad andarsene da campione. Il match in sé è passabile, tutto il contorno seguente è inguardabile.

 

Brock Lesnar & Shawn Stasiak (w/Paul Heyman) vs. The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt Hardy)

Voto: 6.5/10. Shawn Stasiak fa la parte dello stupido ma simpatico, con Brock Lesnar che ha vita facile contro i fratelli Hardy. Stasiak si prende il cambio senza permesso e viene sconfitto da Jeff Hardy, che porta gli Hardy Boyz a vincere dopo 6 minuti e 42 secondi in una fra le rarissime sconfitte della Next Big Thing nel 2002. Decisamente divertente anche se breve.

Nel post-match Lesnar annienta i fratelli Hardy e attacca pure Stasiak per averlo portato alla sconfitta.

 

WWF European Title: Spike Dudley (c) vs. William Regal

Voto: 6-/10. Sufficienza tirata per un match dove Regal è decisamente bravo a coinvolgere il pubblico britannico ma Spike Dudley riesce comunque a batterlo in 4 minuti e 56 secondi un po’ di fortuna. Nulla di speciale ma non arriva il cambio di titolo nemmeno in questa sfida.

 

Steve Austin vs. The Big Show [Special Referee: Ric Flair]

Voto: 5.5/10. Purtroppo il 2002 è per Steve Austin una discesa verso la fine della carriera lottata, dal periodo di Wrestlemania in poi per lui ci sono tanti problemi. È chiaramente dove non vorrebbe essere, mentre Big Show fa parte della nuova formazione del NWO (destinata a fallire a breve) e sembra lanciato verso grandi mete. Succede di tutto con i Ref Bump del match e Austin annienta Kevin Nash e schiena Big Show dopo 15 minuti di Wrestling tutt’altro che buono. Il match di Raw immediatamente dopo è molto più importante e segna un cambiamento importante per Flair.

Il Nature Boy cerca di convincere Stone Cold di essere dalla sua parte, loro bevono insieme la birra ma la Stunner arriva comunque. Austin segue la via solitaria!

 

Triple H vs. The Undertaker

Voto: 6.5/10. Vedendo le prestazioni in pay per view di Undertaker nella prima parte del 2002, ritengo che sia uno dei suoi peggiori periodi in carriera, è stato fantastico sia prima che dopo, ma non in questo momento, appare visibilmente stanco. Triple H, che ha perso il titolo Undisputed da poco, fa il possibile per rendere la sfida interessante, pur senza un pubblico troppo convinto di dover tifare per lui. La sfida rallenta un po’ troppo anche se comunque c’è abbastanza enfasi. Triple H vince con uno schienamento pulito dopo 14 minuti e 31 secondi. Segnatevelo, HHH ha battuto Undertaker in modo chiaro!

 

Voto finale: 5/10, un evento spesso considerato disastroso che in realtà è soltanto mediocre e poco utile visto che non succede niente e può tranquillamente esserne dimenticata l’esistenza. Be’, in realtà mi piace ricordarlo per Rob Van Dam contro Eddie Guerrero e per una fra le poche sconfitte di un lanciatissimo Brock Lesnar. Purtroppo sono non ci sono match da recuperare a ogni costo, a parte la sfida d’apertura il resto dello show si mantiene su livelli nella media. Steve Austin contro Big Show è una vera delusione, o meglio diventa troppo incasinato per avere un senso. Si tratta di un evento strano dove alcune fra le stelle principali dei mesi seguenti si ritrovano a perdere, anche se sono tutti protetti dalle situazioni assurde. Steve Austin si prende tutto lo spazio possibile ma è demotivato e fuori luogo, fra un po’ smetterà pure di partecipare agli show. Il main event è una sfida più che valida sulla carta, senza cinture in palio perché il titolo Undisputed era di Hulk Hogan. Rimane comunque un rarissimo caso dove si vede Undertaker perdere per schienamento in modo pulito contro Triple H. Sicuramente non me la sento di raccomandare questo evento (un gigantesco house show) ma nemmeno lo considero così pessimo come molti sostengono. Backlash 2002 per me era decisamente peggiore.

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