Recensione WWE Insurrextion 2002
04 maggio 2002 da Londra
(UK)
Durata show: 2 ore e 24 minuti
In Italia ricordiamo il 5 maggio 2002 per la famosa partita Lazio-Inter
che è costata lo scudetto ai neroazzurri, ma non siamo qui per parlare di
questo. Occupiamoci del 4 maggio dove a Londra viene tenuto uno dei due pay per
view brand only, del roster di Raw (l’altro più avanti è pur sempre
ambientato in Regno Unito ed è del roster di Smackdown). Si tratta dell’ultimo
ppv con il marchio WWF per la federazione. Dopo di questo sarà il tempo della
famosa campagna “Get the F’ out!” La verità su questi eventi è che sono dei
giganteschi house show, trasmessi in pay per view soltanto nel Regno Unito ma
oggi disponibili sul WWE Network per chi non vuole proprio perdersi nulla, o
per chi vuole recensire tutto come me. Non c’è nemmeno traccia del campione
Undisputed Hulk Hogan.
WWF Intercontinental Title: Eddie Guerrero (c) vs. Rob Van
Dam
Voto: 7/10. Rematch della sfida di Backlash, la battaglia
delle Frog Splash, a mio parere parte meglio della precedente ed è più divertente
da seguire. Il problema è che degenera in un finale che cancella quanto di
buono si è visto in precedenza, con Eddie Guerrero che si fa squalificare con
una sedia dopo 11 minuti e 24 secondi, rimanendo campione. Nulla di eccezionale
ma è un match buono per aprire lo show, finale a parte.
Rob Van Dam nel post-match stordisce Guerrero con la Frog
Splash.
Jazz & Molly Holly vs. Jacqueline & Trish Stratus
Voto: 5/10. Non voglio sempre essere severo con la divisione
femminile del 2002, ma non sono un grande fan di Jazz e Jacqueline, la sfida
perlomeno non è brevissima e permette di vedere prese statiche sul ring e ben
poco altro. Okay, era meglio se durava due minuti a questo punto! Il team di
Jacqueline e Trish vince con un doppio schienamento sulle avversarie in 7
minuti e 43 secondi. Decisamente deludente ma dalla divisione di quel periodo
non mi aspetto nulla di più.
Bradshaw vs. X-Pac
Voto: 6/10. X-Pac partecipa al suo ultimo ppv anche se
rimarrà in WWE ancora per qualche mese. Bradshaw dimostra di essere già
abbastanza competitivo in singolo e a mio parere rende la sfida sufficiente.
Scott Hall interviene per aiutare X-Pac, che vince per schienamento in modo
sporco dopo 8 minuti e 49 secondi. Nulla di eccezionale ma almeno c’è qualcosa
di interessante.
WWF Hardcore Title: Steven Richards (c) vs. Booker T
Voto: 5/10. L’inutilità del titolo Hardcore nel 2002 è un
dato risaputo da chiunque, ma qui davvero arriviamo a livelli estremi. La sfida
è un hardcore in “falso stile ECW” come è capitato spesso dal 2001 in poi.
Booker T arriva a schienare Steven Richards in 9 minuti e 50 secondi, ma tanto
che importa! Arriva Crash Holly e gli strappa la cintura appena conquistata,
poi si va avanti nel casino generale e altri interventi con Booker T che esce
con la cintura in suo possesso. Pensavo… invece è ancora Steven Richards ad
andarsene da campione. Il match in sé è passabile, tutto il contorno seguente è
inguardabile.
Brock Lesnar
& Shawn Stasiak (w/Paul Heyman) vs. The Hardy Boyz (Jeff Hardy & Matt
Hardy)
Voto: 6.5/10. Shawn Stasiak fa la parte dello stupido ma
simpatico, con Brock Lesnar che ha vita facile contro i fratelli Hardy. Stasiak
si prende il cambio senza permesso e viene sconfitto da Jeff Hardy, che porta
gli Hardy Boyz a vincere dopo 6 minuti e 42 secondi in una fra le rarissime
sconfitte della Next Big Thing nel 2002. Decisamente divertente anche se breve.
Nel post-match Lesnar annienta i fratelli Hardy e attacca
pure Stasiak per averlo portato alla sconfitta.
WWF European
Title: Spike Dudley (c) vs. William Regal
Voto: 6-/10. Sufficienza tirata per un match dove Regal è
decisamente bravo a coinvolgere il pubblico britannico ma Spike Dudley riesce
comunque a batterlo in 4 minuti e 56 secondi un po’ di fortuna. Nulla di
speciale ma non arriva il cambio di titolo nemmeno in questa sfida.
Steve Austin
vs. The Big Show [Special Referee: Ric Flair]
Voto: 5.5/10. Purtroppo il 2002 è per Steve Austin una
discesa verso la fine della carriera lottata, dal periodo di Wrestlemania in
poi per lui ci sono tanti problemi. È chiaramente dove non vorrebbe essere,
mentre Big Show fa parte della nuova formazione del NWO (destinata a fallire a
breve) e sembra lanciato verso grandi mete. Succede di tutto con i Ref Bump del
match e Austin annienta Kevin Nash e schiena Big Show dopo 15 minuti di
Wrestling tutt’altro che buono. Il match di Raw immediatamente dopo è molto più
importante e segna un cambiamento importante per Flair.
Il Nature Boy cerca di convincere Stone Cold di essere dalla sua
parte, loro bevono insieme la birra ma la Stunner arriva comunque. Austin segue
la via solitaria!
Triple H vs. The Undertaker
Voto: 6.5/10. Vedendo le prestazioni in pay per view di
Undertaker nella prima parte del 2002, ritengo che sia uno dei suoi peggiori
periodi in carriera, è stato fantastico sia prima che dopo, ma non in questo
momento, appare visibilmente stanco. Triple H, che ha perso il titolo
Undisputed da poco, fa il possibile per rendere la sfida interessante, pur
senza un pubblico troppo convinto di dover tifare per lui. La sfida rallenta un
po’ troppo anche se comunque c’è abbastanza enfasi. Triple H vince con uno
schienamento pulito dopo 14 minuti e 31 secondi. Segnatevelo, HHH ha battuto
Undertaker in modo chiaro!
Voto finale: 5/10, un evento spesso considerato
disastroso che in realtà è soltanto mediocre e poco utile visto che non succede
niente e può tranquillamente esserne dimenticata l’esistenza. Be’, in realtà mi
piace ricordarlo per Rob Van Dam contro Eddie Guerrero e per una fra le poche
sconfitte di un lanciatissimo Brock Lesnar. Purtroppo sono non ci sono match da
recuperare a ogni costo, a parte la sfida d’apertura il resto dello show si
mantiene su livelli nella media. Steve Austin contro Big Show è una vera
delusione, o meglio diventa troppo incasinato per avere un senso. Si tratta di
un evento strano dove alcune fra le stelle principali dei mesi seguenti si
ritrovano a perdere, anche se sono tutti protetti dalle situazioni assurde.
Steve Austin si prende tutto lo spazio possibile ma è demotivato e fuori luogo,
fra un po’ smetterà pure di partecipare agli show. Il main event è una sfida
più che valida sulla carta, senza cinture in palio perché il titolo Undisputed
era di Hulk Hogan. Rimane comunque un rarissimo caso dove si vede Undertaker
perdere per schienamento in modo pulito contro Triple H. Sicuramente non me la
sento di raccomandare questo evento (un gigantesco house show) ma nemmeno lo
considero così pessimo come molti sostengono. Backlash 2002 per me era
decisamente peggiore.
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