lunedì 2 marzo 2020

Recensione IYH 15: A Cold Day In Hell (11 maggio 1997)


Recensione In Your House 15: A Cold Day In Hell
11 maggio 1997 da Richmond (Virginia)
Durata show: 1:46:04

Siamo ancora nella prima metà del ’97 e Steve Austin ha un match per il titolo WWF contro Undertaker nel main event, non male come prospettiva per la sua carriera! Devo ammettere che la card non è molto più interessante di un episodio di Raw ma il periodo in cui si svolge porta grande curiosità perché lo stile della federazione sta cambiando sempre di più.

Flash Funk vs. Hunter Hearst Helmsley (w/Chyna)
Voto: 5.5/10. Si parte con una sfida abbastanza debole, che si focalizza più sul pericolo rappresentato da Chyna che sul match stesso. Flash Funk non riesce a trovare il giusto spazio, HHH gestisce il match. Nel finale Chyna interviene e permette a Hunter di ottenere lo schienamento vincente dopo 10 minuti e 5 secondi. Poi, è Chyna a sollevare Flash Funk per mostrare la sua potenza. Questo match non era nulla più che una dimostrazione della sua forza fisica.

Mankind vs. Rocky Maivia
Voto: 7/10. Ci sono delle buone idee ed è il precursore della rivalità leggendaria fra The Rock e Mick Foley del ’98. Ma il Rocky Maivia della primavera ’97 è un lottatore ancora inferiore, ha pure balbettato nel promo prima della sfida. Ci sono delle azioni abbastanza dure, Mankind subisce dei colpi intensi e infatti il match risulta buono, poi è proprio lui a sottomettere Rocky dopo 8 minuti e 46 secondi. Non male, inoltre è piacevole vedere i lenti progressi di Rocky prima di diventare l’iconico The Rock.

Ahmed Johnson vs. The Nation Of Domination (Crush, Faarooq & Savio Vega) (w/Clarence Mason, D-Lo Brown, JC Ice, Wolfie D) [Gauntlet Match]
Voto: 4/10. La stipulazione è che se la Nation of Domination viene sconfitta dovrà smantellarsi. Pessimo match, che mostra tutti i problemi di Ahmed Johnson, credo che sia proprio la sfida responsabile della mancanza di lancio verso l’alto. Infatti Johnson ha il compito di gestire l’intera sfida. Prima affronta Crush (che è un peso per chiunque) e lo sconfigge in 5 minuti e 38 secondi. Poi affronta Savio Vega in un’altra fase veramente noiosa, che si conclude con la qualifica di Vega quando lo prende a sediate dopo altri 5 minuti e 57 secondi. Infine è Farooq a lottare e riesce a vincere per schienamento in 2 minuti e 10 secondi. L’ultima parte è la migliore ma dura poco e non salva i 10 minuti precedenti di pura noia.

Ken Shamrock vs. Vader [No Holds Barred Match]
Voto: 7+/10. Questo è un ottimo match, l’unico accorgimento è che avrebbero dovuto tenere Ken Shamrock lontano dal microfono in precedenza, non era ancora in grado di parlare al pubblico. Vader è un mostro, come sempre fa una grande prestazione, Shamrock fatica ancora un po’ ad adattarsi dalle MMA al Wrestling, ma ne risulta un match con colpi duri, senza che nessuno dei due debba trattenersi. Ken Shamrock vince per sottomissione in 13 minuti e 21 secondi, ma c’è da dire che Vader ne esce bene, perché è stato all’altezza del rivale. Questo è uno di quei rari match dove entrambi i lottatori ne escono rinforzati.

WWF World Heavyweight Title: The Undertaker (c) vs. Steve Austin
Voto: 6-/10. L’Hart Foundation è protagonista della sfida, causando problemi a entrambi i lottatori. Stone Cold afferra Brian Pillman e lo getta oltre la transenna durante la fase iniziale del match. Il match è brutalmente noioso, con fasi interminabili a terra. La lunghezza della sfida è proporzionale alla mancanza di momenti interessanti, perfino il pubblico pare spento e disinteressato. Come se non bastasse, Pillman suona la campanella e distrae Austin, arriva poi una vittoria faticosa per schienamento da parte di Undertaker (per poco non era Austin a fargli un Tombstone Piledriver) dopo 20 minuti e 6 secondi. Inizio e finale molto buoni, tutto il resto è veramente pesante e l’interferenza finale toglie enfasi a una sfida praticamente sulla sufficienza.

L’Hart Foundation attacca Austin e Taker, ma loro due riescono a salvarsi e liberano il ring per chiudere lo show.

Voto finale: 5/10, un pay per view non del tutto pessimo ma che ha diversi difetti. Ahmed Johnson contro la Nation of Domination porta via circa 20 minuti ed è a livelli veramente atroci. Flash Funk vs HHH non è un buon match d’apertura. Il main event fra Undertaker e Steve Austin mi ha deluso parecchio e lo ritengo molto inferiore al livello dei due lottatori, molto più utile a portare avanti la loro rivalità con l’Hart Foundation che essere una vera sfida per il titolo. Buono invece Rocky Maivia contro Mankind, che risulta un’anteprima interessante di ciò che si sarebbe visto in futuro, ma Rocky in quel periodo aveva ancora un forte bisogno di modificare il suo comportamento. Ken Shamrock contro Vader è il mio match preferito dell’evento ma non è affatto imperdibile. Purtroppo A Cold Day In Hell non risulta un evento con valide motivazioni per seguirlo, però ha degli aspetti interessanti e un paio di sfide sicuramente buone.

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