domenica 9 giugno 2019

Recensione WWE Super Showdown 2019 (07 giugno 2019)


Recensione WWE Super Showdown 2019
07 giugno 2019 da Jeddah (Arabia Saudita)
Durata show: 3:49:08

Quasi mi ero dimenticato dell’esistenza di questo evento, non l’ho nemmeno visto in diretta e sono bastate poche ore per sentirne parlare come del peggiore show di sempre, o uno dei peggiori. Com’è andata realmente? Be’, intanto è un altro evento molto lungo, di quasi 4 ore, con una card all’apparenza interessante ma non eccezionale. Purtroppo la visione mi ha quasi traumatizzato, e mi sono addormentato almeno tre volte, perciò è uscita una recensione lenta nelle tempistiche ma sintetica per apatia sugli elementi di discussione. Potete aspettarvi il tipico evento da house show ma con un cast stellare a prenderne parte, e l’assenza del fascino dell’essere lì presenti.

WWE Universal Title: Seth Rollins (c) vs. Baron Corbin
Voto: 5.5/10. L’unico interesse di questa sfida era di sapere se Brock Lesnar avrebbe incassato il Money in the Bank dopo il risultato finale, parecchio scontato. Baron Corbin tiene impegnato parecchio Seth Rollins, che poi vince per schienamento in 11 minuti e 15 secondi. Una sfida un po’ noiosa, con poca enfasi e un pessimo lavoro da parte dello sfidante.

Corbin attacca Rollins, perciò Brock Lesnar fa il suo ingresso con la valigetta per incassare ma… viene attaccato a colpi di sedia, e non c’è alcun incasso, che viene rimandato a un’altra data. Mah.

WWE Intercontinental Title: Finn Balor (c) vs. Andrade
Voto: 7/10. Uno fra gli aspetti migliori dell’evento è questo match, praticamente senza la minima attesa ma capace di regalare un buon spettacolo. Andrade è ottimo come sfidante, ma “Demon” Balor ottiene la vittoria per schienamento in 11 minuti e 35 secondi, rimanendo campione.

Roman Reigns vs. Shane McMahon (w/Drew McIntyre)
Voto: 4/10. Zero stelle da parte mia, è un match noioso, salvato soltanto dalla durata inferiore ai 10 minuti. Roman Reigns come prevedibile domina, però un intervento di Drew McIntyre permette a Shane di prendersi la vittoria in 9 minuti e 15 secondi. Morale della storia, Roman può sconfiggere chiunque, ma se l’avversario si chiama McMahon allora può anche perdere. Pessimo.

Lars Sullivan vs. The Lucha House Party (Gran Metalik, Kalisto & Lince Dorado) [3 on 1 Handicap Match]
Voto: 2/10. L’inutilità di una sfida che non solo vede Sullivan dominante, ma che si conclude pure con una sua vittoria per squalifica dopo 5 minuti e 15 secondi sprecati… più post-match con Sullivan che si sfoga sui perdenti e li mette tutti KO. Non mi aspetto più niente, se Sullivan a NXT era ancora un lottatore accettabile, qui si sta rivelando un pessimo innesto.

Randy Orton vs. Triple H
Voto: 5-/10. Non me la sento di stroncare completamente questa sfida. È lunghissima ma non manca di psicologia. Anzi, c’è dietro ad essa una lunga carriera di rivalità, ma è sicuramente il loro match più lento nell’esecuzione delle mosse. Purtroppo Triple H nell’ultimo anno ha veramente regalato pessime prestazioni, e mi dispiace dire questo perché si capisce chiaramente la sua passione e la voglia di mettersi in gioco. Rispetto tutto questo, ma è praticamente inguardabile, con un pubblico che perde interesse dopo pochi minuti. Randy Orton vince con l’RKO dopo 25 minuti e 45 secondi. Davvero troppo lunga, 10 minuti in meno l’avrebbero resa guardabile, ha gli stessi difetti del match fra HHH e Batista ma è peggiore.

Bobby Lashley vs. Braun Strowman
Voto: 5/10. Preso come match in sé non è poi così terribile, ma dopo la noia data dalle sfide precedenti è davvero inutile, un altro spreco di tempo. Lashley è stato ridimensionato parecchio nell’ultimo periodo e senza un manager non ha quasi nulla da raccontare. Strowman vince facilmente per schienamento dopo 8 minuti e 20 secondi.

WWE Title: Kofi Kingston (w/Xavier Woods) (c) vs. Dolph Ziggler
Voto: 7/10. Un altro match buono dopo quello fra Balor e Andrade, ma nulla di speciale. Anche qui sa tanto di sfida da house show, dove lo sfidante non ha la minima credibilità per vincere il titolo, e perciò Kingston non è mai davvero in pericolo perché nessuno ci crederebbe a una sua sconfitta. Il campione WWE vince la sfida in 10 minuti e 15 secondi, è bello tornare a vedere un po’ di buon Wrestling dopo quanto si è visto in precedenza.

Elias fa il suo spettacolo con la chitarra prima del match a 50 lottatori, e riesce a provocarli quasi tutti e 49, ritrovandosi gettato sul ring per dare inizio alla sfida.

50 Man Battle Royal
Akam vs. Akira Tozawa vs. Ali vs. Apollo Crews vs. Bo Dallas vs. Brian Kendrick vs. Buddy Murphy vs. Cedric Alexander vs. Cesaro vs. Chad Gable vs. Curt Hawkins vs. Curtis Axel vs. Dash Wilder vs. Drew Gulak vs. EC3 vs. Elias vs. Eric Young vs. Erik vs. Heath Slater vs. Humberto Carrillo vs. Ivar vs. Jey Uso vs. Jimmy Uso vs. Jinder Mahal vs. Karl Anderson vs. Luke Gallows vs. Mansoor vs. Matt Hardy vs. Mike Kanellis vs. Mojo Rawley vs. No Way Jose vs. Oney Lorcan vs. Otis vs. Rezar vs. Ricochet vs. Robert Roode vs. Rowan vs. Rusev vs. Samir Singh vs. Samoa Joe vs. Scott Dawson vs. Shelton Benjamin vs. Shinsuke Nakamura vs. Sin Cara vs. Sunil Singh vs. The Miz vs. Titus O'Neil vs. Tony Nese vs. Tucker vs. Xavier Woods vs. Zack Ryder
Voto: 4.5/10. Sparisce la Greatest Royal Rumble (decisamente più interessante) e torna la Battle Royal a 50 lottatori. Ci hanno messo dentro un po’ tutti, ci sono pure Nakamura e Rusev anche se i favoriti sono ben altri, specialmente Samoa Joe. Ma no, non aspettatevi nulla di sensato o sensazionale, semplicemente le eliminazioni hanno spesso poca enfasi e se ne vanno tutti un po’ prima di quanto ci si potrebbe aspettare. Joe non arriva nemmeno in fondo, e Cesaro è a un passo dalla vittoria, ma viene buttato fuori da Elias, che crede di essere il vincitore, però è ancora rimasto il wrestler di casa, Mansoor, che lo getta fuori e vince lui dopo circa 20 minuti di match. Ottimo momento per la carriera di un giovane lottatore, ma assolutamente non offre nulla, e pare solo un contentino per dargli rilievo davanti al suo pubblico.

Goldberg vs. The Undertaker
Voto: 5/10. Dopo un’ottima partenza e due ingressi spettacolari, il match prende una brutta piega, con diversi errori e parecchi rischi per la salute dei due lottatori. Mosse eseguite male e momenti di stanchezza, inoltre la fase finale appare chiaramente sbagliata, con Goldberg che prova a eseguire una Tombstone ma gli scappa Undertaker e quasi lo fa volare a terra dall’alto, poi Taker chiude con la Chokeslam perché l’avversario non riesce più a far nulla, vincendo in 8 minuti e 35 secondi. Purtroppo è degenerato a causa delle pessime condizioni di salute, specialmente di Goldberg, che è svenuto al termine della sfida e infatti è sparito dalla telecamera.

L’evento si chiude con il non-festeggiamento di Undertaker, che pare pieno di amarezza in volto, così come probabilmente lo è stato ogni spettatore da casa dopo 4 ore di Wrestling di bassa qualità.

Voto finale: 2/10, non è tutto disastroso, ma per la maggior parte lo è, infatti questo è davvero un pessimo evento. Non sono tanto le decisioni a essere sbagliate, quanto più la scarsa qualità complessiva e il senso di noia capace di generare. Il “leggendario” Goldberg contro Undertaker è stato un fallimento, dovuto alle condizioni di salute di due lottatori che si confrontano con la prova del tempo, e diversi match veramente atroci. Il buono dell’evento arriva da Kofi Kingston contro Dolph Ziggler, sicuramente piacevole, e da Finn Balor contro Andrade, ma da questi due lottatori non potevo aspettarmi nulla di diverso, sanno come regalare buone sfide. Mi dispiace anche che Randy Orton contro Triple H sia stato deludente, forse per via della durata eccessiva, con dieci minuti in meno sarebbe stato sicuramente un match sufficiente. C’è tanto altro che non funziona nell’evento, ad esempio potevano risparmiarci Lars Sullivan, o il finale del match fra Seth Rollins e Baron Corbin, una vittoria del campione Universal che sembra quasi ‘sporca’, nonostante il suo merito. Brock Lesnar non incassa e dunque le tante promesse della vigilia non sono state rispettate nemmeno stavolta. E non dimentichiamoci di Roman Reigns contro Shane McMahon, un match brutto, che porterà a un nuovo capitolo di Roman contro Drew McIntyre. Sinceramente c’è così tanto che non va bene nell’evento che servirebbero delle riflessioni da parte della WWE, cominciando ad accontentare i fan, specialmente quelli che la seguono da tanto tempo, e quelli (come me e tanti altri) del WWE Network.

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